Le attività di neuromarketing sono etiche?

AICEX: L’etica nell’advertising è un interessante tema posto dall’American Marketing Association.

Lo sviluppo dei metodi di indagine diagnostica, Risonanza Magnetica in primis, hanno permesso numerosi sviluppi nel campo delle Neuroscienze. A questo si aggiungono anche gli studi sul comportamento irrazionale.

Potremmo chiederci se le aziende facciamo bene ad utilizzare queste conoscenze per indurre le persone all’acquisto ed all’uso dei loro beni e servizi.

Ma potremo anche chiederci se i beni e servizi che stiamo pubblicizzando arrechino dei benefici o piuttosto dei danni agli utilizzatori.

Il tema etico, quindi, si sposta più a monte della pubblicità e del marketing, si sposta sul business model, e sul prodotto e servizio proposto al mercato.

La vera domanda è quanto sia etico che certi prodotti e servizi siano offerti sul mercato.

Articolo di riferimento: https://www.ama.org/publications/MarketingNews/Pages/what-are-the-ethics-of-neuromarketing.aspx

Buyer Personas e Customer Journey sono cose vecchie

AICEX: Se pensiamo a compratori (buyers) e clienti (customers) dimenticando che parliamo di persone continuiamo a fare ciò che si è fatto negli ultimi 40 anni, quindi niente di nuovo.

Five years ago we were consumed with “Buyer Personas” and the daunting creation of engaging “Customer Buying Journeys.” Ah, but we had Big Data—“fail proof” analytics—what could possibly go wrong?

A lot. How many ongoing education sessions did you attend in pursuit of the seamless customer experience, learning how to create 10, well 8, no really, 5 “basic” personas that could be cast wide like fishing net over your current and prospective customers?

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