HBR: Fruitori e non acquirenti

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AICEX: I Brand di successo non si limitano a farsi ricordare, ci semplificano la vita.

In quest’ottica distinguiamo “purchase brands” e “usage brands”. I primi si concentrano sulle fasi precedenti l’acquisto mentre i secondi si concentrano su quanto succede dopo.

Entrano quindi in gioco dinamiche di “fruibilità” e di fidelizzazione, interessanti per il design e i subscription models.

Questo implica un cambio di paradigma nelle aziende, storicamente abituate a configurarsi come “fornitori” di beni e servizi e considerando il customer service come un centro di costo per gestire le situazioni anomale.

Il customer service diventa quindi un centro di profitto, a servizio dell’utilizzo che i clienti fanno del prodotto o servizio, facendo in modo che lo scoprano , lo usino, lo apprezzino.

E scatenando quindi le logiche di passaparola e fidelizzazione al brand.

Pertanto anche la proposizione deve passare dal “comprami e non te ne pentirai” al “guarda che belle cose posso fare per te”.

Articolo di riferimento: https://www.strategy-business.com/article/The-Rise-of-the-Last-Mile-Exchange?gko=7cf43https://hbr.org/2018/02/the-most-successful-brands-focus-on-users-not-buyers

 

Forbes: Il retail del Lusso si schianta su un muro!

Luxury retail is in decline.

Pexels.com – While many ascribe the luxury retail decline to foreign tourism and oil market challenges, there is growing evidence that the malaise may be here to stay.

AICEX: Un’analisi basata sul mercato Americano che offre spunti interessanti.

For a long time, the conventional wisdom has been that the luxury market was largely impervious to the ups and down of the economy. Yet recent results suggest otherwise and even with an improving macro-economic picture and booming stock market, most U.S.-based luxury retail brands continue to struggle.

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