
NOTA AICEX: Andate a leggere le dichiarazioni di questi giorni del grande capo di McDonald’s e capirete perchè è importante il caso di cui avrete sentito sulle nuove hamburgerie milanesi che cercano di rendere gourmet un prodotto che di natura non lo è. Riportiamo in questo post un articolo ben scritto da Roberto Parente.
Da un po’ di tempo a questa parte, a Milano ma non solo, la spermatogenesi dei locali che utilizzano ossessivamente la combo cibi spartani e declinazione “gourmet” ha superato i limiti, e ha contaminato soprattutto le cosiddette hamburgerie: sto parlando del genere di posto con sgabelli volutamente scheggiati e muri stuccati male, che mette nel menù varie qualità di carne tritata con i mirtilli e bacche di goji e che acquista praticamente il 90 percento del cheddar che viene importato in questo paese. E in un cui un pasto composto da hamburger + patatine + bevanda a scelta viene a costare 17,50 euro.
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